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La reputazione online

Il tempo in cui, al di fuori della cerchia ristretta dei propri familiari, amici e colleghi di lavoro, le nostre vicissitudini e le nostre abitudini di vita rimanevano praticamente inconoscibili, deve ormai considerarsi concluso


La capillare diffusione delle connessioni Internet, la conseguente crescita esponenziale dei siti aderenti alla filosofia del web 2.0 (nei quali, cioè, gli stessi utenti contribuiscono a formare i contenuti) quali social network, blog, forum, siti di condivisione audio/video, ha condotto alll’imponente – e spesso incosciente – immissione in rete di dati, anche sensibili, riguardanti ognuno di noi


Il perdurare della “leggenda” circa il presunto anonimato garantito dalla rete ha infine indotto l’utente medio a superare l’originaria diffidenza nei confronti del web ed a riversarvi una impressionante quantità di informazioni, relative anche alle più intime e minute abitudini di vita


A ciò si aggiunga che le ultime evoluzioni del web (c.d. web 2.0) hanno invogliato gli utenti a condividere i propri contenuti – pensieri, filmati, audio etc. – con una cerchia potenzialmente illimitata di altri utenti


Ciò, putroppo, rischia di non essere più solo un piacevole passatempo


È dato ormai acquisito che, attraverso il c.d. “googling” (e cioè la ricerca effettuata tramite il motore di ricerca google, ritenuto a torto od a ragione il più completo e preciso) chiunque ha la possiblilità di accedere ad una mole rilevante di informazioni che ci riguardano, spesso immesse in rete da noi stessi


Semplicemente digitando il nome della persona che ci interessa, difatti, potremo probabilmente scoprire dove abita, dove lavora, quale professione svolge, quali sono i suoi passatempi, qual è la sua cerchia di amicizie, quali sono le sue idee politiche, etc. Possiamo persino trovare una copiosa quantità di fotografie che la ritraggono (anche se siamo riservati, e non ne immettiamo personalmente, probabilmente saranno i nostri amici o conoscenti a “taggarci” in qualche social network, magari a nostra insaputa)


L’insieme delle informazioni presenti in rete, l’insieme degli interventi nei forum che noi stessi “postiamo”, o che comunque ci riguardano, andranno a costituire la nostra Reputazione online


Se invece che dei privati cittadini, siamo degli imprenditori o dei professionisti, le cose si complicano ulteriormente


È oramai abitudine consolidata, da parte dei consumatori, verificare preventivamente il “feedback” (insieme dei pareri immessi da altri utenti che hanno già usufruito di un servizio od acquistato un prodotto) delle offerte di loro interesse


Alcuni “casi scuola” hanno dimostrato l’impatto devastante che una scarsa reputazione online può avere sull’immagine di un impresa. v. “Dominos Pizza in crisi per colpa di un video” da Corriere della Sera del 18 aprlie 2009


A ciò deve aggiungersi che i contenuti web spesso resteranno visibili per un tempo estremamente lungo, o quanto meno non definibile a priori


Fortunatamente, possono essere individuati alcuni strumenti di tutela, tanto preventivi quanto di risoluzione dei problemi già insorti.